sabato 21 gennaio 2012

Dodici ore dopo ti ritrovi nel letto con tuo fratello accanto che ti dice di aver vomitato. Ricordi il pantalone e la borsa imbrattati dai rimasugli indigeriti di una sconosciuta. L'orrore che ti assale non è comparabile allo stupore di averlo sognato ancora. Un raduno di personaggi mitologici in quell'accozzaglia di catapecchie che è il tuo paese, e c'è R. che deve comprare le sigarette e tu ti chiedi se non sia lui che spicca tra la folla di volti intravisti in foto e immaginati attraverso uno schermo di parole e se fosse lui, allora ti domandi cosa ci fa con quelle troie, e perché le persone che hanno rovinato i tuoi anni più dolci devono aver sempre la vittoria. E lui ti guarda, forse si nasconde, forse è illusione ottica, e tu non hai gli occhiali e i suoi capelli sono lunghissimi. Dodici ore dopo ti svegli e mandi affanculo tutti. La borsa appesa ad asciugarsi, il pantalone che puzza d'acetone e la camera assomiglia a quei villaggi distrutti dalle inondazioni. Non hai dormito, Edward Cullen sulla Pepsi ha la capacità di contrariarti del tutto. Ripensi a un certo Cher che ti ha chiesto di conoscerlo, la pelle scura e il naso schiacciato. Ma io sono già occupata, e innamorata, dici. Ne sei sicura? E dov'è l'anello? Perso. Allora non lo ami. Se lo amassi ne avresti avuto cura. Non è colpa mia, dici, se sono incapace di proteggere quello che amo.

domenica 15 gennaio 2012

C'è un aggettivo, anzi due, con cui posso riassumere me stessa. Passivo-aggressiva. Nel frattempo un bentornato all'ansia, e all'alcol.

lunedì 9 gennaio 2012

Amo così tanto la vita virtuale che quando esco resto collegato e se mi diverto è solo per dirlo ai miei amici e ai loro avatar.

Personalmente ritengo che sia alquanto bizzarro aggiornare ogni due secondi il proprio stato di facebook per narrare cosa accade nella serata che si sta in quel momento vivendo, in particolare se sei fuori con amici e esulti e ti sprisci [perdonate questo termine]sbandierando in un social network quante grosse risate ti stai facendo. Della serie: mi diverto così tanto che navigo un po' su facebook, che si sa, ormai è diventato un antidoto all'apparente impasse dei minuti. In conclusione, deve essere proprio un rave party con tanto di fuga in macchina ingranando la quinta e alcol e droga e sesso e rock n roll la tua serata per questo sei anche su facebook a dirci che non hai mai riso tanto. Siete patetici. O anche quelli che durante le ordinarie uscite pomeridiane si sparano trecentoquattordicimila foto con sorrisi di carta pesta espressioni collaudate e poi la sera alle otto e mezza al ritiro le postano in un album dal nome "la mia pazza vita" Mio dio. Ho trovato una nuova serie tv carinissima comunque, Suburgatory. La trama su Italia film e piratestreaming è orribile, ma guardate i primi due episodi e ditemi come non amare Tessa. Ultimo appunto. Il mio ragazzo ha preferito un viaggio in macchina in cui non ci rimetteva la benzina a me. Di questi tempi direi che è stato anche furbo. I hate him. Notte, da domani devo mettermi a studiare e a farmi venire l'ansia o non combinerò un bel niente. Perdonate la sintassi da canarino, è il meglio che possa fare a quest'ora. M//

venerdì 6 gennaio 2012

Non riesco a commentare i post sugli altri blog. Mi spiace, volevo dirvi che mi piacete un sacco ma non posso.

mercoledì 4 gennaio 2012

Per l'ennesima volta la qui presente M ha appurato la capacità di ferire [squarciare, far esplodere come una bomba atomica tutta la tua esistenza] delle parole. Quelle maledette piccole bastarde.