martedì 16 marzo 2010

Carciofi.

Il silenzio mi sta corrodendo.
Sono trascorse giornate violente, di attese alla cassa per uno stupido yogurt. Sogni interrotti addestrati a mordere. Leggevo un libro sul treno piangendo diretta al Nord. Mi domando come sia possibile avere la mente affollata da falene minacciose che non vogliono morire. Larve che si infiltrano nelle discussioni delle undici. Piccoli focolai di umori instabili che mi biascicano dentro confondendomi. Mi domando cosa sia questa sensazione. Mi sono ritrovata a fissare il foglio bianco nel bel mezzo di biochimica. Immaginavo quello che non è, che nessuno avrà il coraggio o la volontà di concretizzare. Non è questione di desossiribosio, ma comunque, come in tutte le cose, in qualche modo rientra nel discorso. Il punto è che lampeggia tutto ultimamente. Le strisce pedonali si sfaldano. Le parole di ieri si sfibrano, sfaldando il senso comune, e mi trovo con l'adrenalina a mille mentre sono completamente immobile, a ripetermi che no, comunque non dovrei sentirmi così.
Tra parentesi continuo a sprofondare negli abissi dell'obesità.
Tra poco davvero andrò a scuola rotolando.
E pensare che un anno fa stavo bene.
Un anno fa stava per accadere. Sfuggiva alla mia vista la stella polare, e benvenuti nel fantastico mondo dei buchi neri. Smarrire la ragione nelle cascate di vodka.
Adesso sono in balia di nuovi venti, la bagnarola è sempre meno stabile, ma no, non ancora tenterò di tagliarmi le vene, sebbene sia questo che tutti si aspettano da questo post.
No.
Credo che al massimo mi ubriacherò, e se non dovesse bastare me la prenderò con chiunque mi voglia bene rendendomi odiosa.
Allora inizierò a studiare e così scaricherò la rabbia. Sarò sola, ma almeno non più nervosa.

2 commenti:

  1. Non si sfugge agli anni dieci, non si fugge da me, non si sfugge alla mente insana di una qop Vanity, non si sfugge a niente. Tutto ci piomba addosso come una pioggia di meteoriti e stiamo qui a guardare, se vuoi possiamo paseggiare sotto questa pioggia, ho portato l'ombrello...
    non dimentcarti di me Vanity non dimenticarmi, altrimenti sarò un'altra goccia nel mare, ti scorrerò sulla pelle non lascerò niente nei tuoi occhi.

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  2. "ho rivisto le città che non mi sono appartenute
    i miei anni come ombrelloni chiusi in piena estate
    i cavalli le farfalle le mie fate
    diventati un giorno cani a quattro teste
    porte chiuse a chiave e finestre galleggiare in un mare di fotografie
    è la mia vita
    la scorciatoia per entrare in te e in me che difendo con le unghie e poi la perdo
    come un anello ai piedi
    non è ieri è oggi."
    ineverholdon@gmail.com

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