venerdì 15 aprile 2011

Love will tear us apart.

Sono completamente fuori di me. Per motivi accademici.
Per il resto ieri avrei voluto restare, dopo tanto aver desiderato la partenza.
Avrei desiderato chiudere le finestre, e le porte e parlarti per tutta la notte, picchiarti se ne avessi ancora avuto voglia. E dopo scappo in stazione e mi siedo accaldata al finestrino e mi chiedi in quale carrozza sono seduta, e io mi affaccio e mi chiedo cosa tu faccia qui se ci siamo detti arrivederci solo da dieci minuti. E mi lanci un pacchetto incartato e mi mandi un bacio e poi sparisci di nuovo e io resto stordita e imbarazzata a fingere che la passeggera che condivide con me l'abitacolo non abbia visto, e non sia curiosa di scoprire cosa c'è impacchettato. Ma io già so cosa hai scelto, ti ho assillato per giorni e quindi ti sorrido e sento di aver bisogno di piangere, e di dirti che da quando ci sei non mi faccio quasi mai problemi su come sono, anche se dovrei proprio, e se me li faccio è perché sento che è giusto che tu abbia vergogna di come sono, sono un disastro insomma, ma forse sei anche sincero quando mi dici che è tutto nella mia testa, è plausibile che per qualche motivo assurdo sia tu quello a provare vergogna per come sei, e sinceramente vorrei mostrarti che non c'è nessuno che sia meglio di te, e di noi quando stiamo insieme, ma forse queste cose sono troppo adolescenziali e romantiche da dire, non sono da me, io so trovare il lato tragico e funebre di tutto, cerco di contenere la Charlotte che vive da qualche parte anche dentro me con dosi massicce di Miranda. A volte non riesco, anzi mi correggo, quasi sempre non riesco.
Comunque quando non ci sei sento un freddo che mi prende e mi addormenta gli arti e una stanchezza che si diffonde nel mio animo, è come se andassi in letargo, è una brutta sensazione. In questo periodo della mia vita ci sei solo tu e a te mi aggrappo con tutta me stessa, e ti chiedo di non lasciarmi andare, non ho lo straccio di un appiglio. Insomma, è qualcosa di spaventoso, anche di triste non avere più punti di riferimento, ma soprattutto è spaventoso e bellissimo dipendere da te.

Nessun commento:

Posta un commento