Sono completamente fuori di me. Per motivi accademici.
Per il resto ieri avrei voluto restare, dopo tanto aver desiderato la partenza.
Avrei desiderato chiudere le finestre, e le porte e parlarti per tutta la notte, picchiarti se ne avessi ancora avuto voglia. E dopo scappo in stazione e mi siedo accaldata al finestrino e mi chiedi in quale carrozza sono seduta, e io mi affaccio e mi chiedo cosa tu faccia qui se ci siamo detti arrivederci solo da dieci minuti. E mi lanci un pacchetto incartato e mi mandi un bacio e poi sparisci di nuovo e io resto stordita e imbarazzata a fingere che la passeggera che condivide con me l'abitacolo non abbia visto, e non sia curiosa di scoprire cosa c'è impacchettato. Ma io già so cosa hai scelto, ti ho assillato per giorni e quindi ti sorrido e sento di aver bisogno di piangere, e di dirti che da quando ci sei non mi faccio quasi mai problemi su come sono, anche se dovrei proprio, e se me li faccio è perché sento che è giusto che tu abbia vergogna di come sono, sono un disastro insomma, ma forse sei anche sincero quando mi dici che è tutto nella mia testa, è plausibile che per qualche motivo assurdo sia tu quello a provare vergogna per come sei, e sinceramente vorrei mostrarti che non c'è nessuno che sia meglio di te, e di noi quando stiamo insieme, ma forse queste cose sono troppo adolescenziali e romantiche da dire, non sono da me, io so trovare il lato tragico e funebre di tutto, cerco di contenere la Charlotte che vive da qualche parte anche dentro me con dosi massicce di Miranda. A volte non riesco, anzi mi correggo, quasi sempre non riesco.
Comunque quando non ci sei sento un freddo che mi prende e mi addormenta gli arti e una stanchezza che si diffonde nel mio animo, è come se andassi in letargo, è una brutta sensazione. In questo periodo della mia vita ci sei solo tu e a te mi aggrappo con tutta me stessa, e ti chiedo di non lasciarmi andare, non ho lo straccio di un appiglio. Insomma, è qualcosa di spaventoso, anche di triste non avere più punti di riferimento, ma soprattutto è spaventoso e bellissimo dipendere da te.
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