giovedì 8 settembre 2011

Un'altra storia d'amore.

Ad ogni incontro ti narro tutto ciò che mi affligge, descrivo delle disgrazie irreali da cui mi sento tormentata. A volte ho qualche pensiero lieto, un fiore che germina tra le sterpaglie, è così prezioso che probabilmente lo tengo per me, busso alla tua porta sempre con le spalle piegate in dentro, afflitta, gli occhi lacrimanti, simile a un cencio. Quando le opinioni non vanno condivise sembra di vivere in un romanzo del naturalismo francese, mi dici per smorzare la tensione perchè il dialogo tra noi sembri meno irreale. Due sconosciuti seduti accanto, ogni movimento del mio corpo dà segno di impotenza, sono rigida e pallida, vorrei scappare con ogni mia cellula, preferirei morire piuttosto che stare ferma, i tuoi occhi che indagano sul mio capo irrimediabilemte basso.
Eppure sono io ad aver chiesto un confronto.
L'unico che possa farmi così tanto male, l'unico che può farmi star bene.
Ma non è semplice dar fuoco alla propria barriacata, nonostante siano ben misere le soddisfazioni che un animo in balia di una qualche monomanìa possa provare è difficoltoso permettere a un altro di entrare nella propria pelle.
E' semplice immaginare di sfuggirle, spellarsi e scappare muscoli e scheletro che se la danno a gambe verso identità meno problematiche, ma a nessuno verrebbe in mente di invitare qualcuno a sbirciare dentro la nostra intimità, non se ne proverebbe piacere. O forse il piacere di non esser soli sarebbe talmente forte da piegarti le gambe, una sensazione di leggerezza simile da farti avvampare, rimescolarti le viscere, un'idea che fa piangere.
Per questo ti odio e ti amo, analista, mio padre confessore, tu sei La Gloria: io ti pago affinchè tu possa sobbarcarti la mia vergogna, la mia inadeguatezza.



Mezzo vero, mezzo patacca.

5 commenti:

  1. Ogni volta che ti leggo provo una sensazione strana.. Non ho parole, solo una sensazione che conferma l'idea che mi sono fatto di te.

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  2. E dimmi, che idea ti sei fatto di me?

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  3. Credo, quando potrò permettermi di parlare senza essere frainteso. Immagino tra qualche tempo.

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