martedì 3 maggio 2011

Dicono poi che mentre ritornavi, nel fiume chissà come scivolavi.




Ho lasciato le tapparelle serrate per impedire al nuovo giorno di invadere camera mia. L’assenza di tempo è ribadita dall’aver mandato al diavolo il cellulare, e l’orologio. Ostento indifferenza al tempo come posso, trascurando lo studio e il mio viso sempre più diverso dall’immagine che ho di me stessa e ignorando il mio corpo che vorrei fosse d’un altro,gli abiti macchiati di sugo, gli odori impressi in questa stanza che parlano di quando ci amiamo in silenzio o fumiamo fino allo spasmo, e le voci che si rannicchiano nella mia testa,e le penne che non sanno più scrivere, e i sospiri di quest’abitazione tentacolare dalle fondamenta instabili. Mi sembra impossibile che maggio sia arrivato travolgendo tutto. Sono di nuovo incapace di vivere, di scegliere, pertanto mi astengo e spengo il televisore, e il cellulare, e non leggo cosa ci sia sull’angolo destro del desktop, fingo di non star correndo, mi impongo una pausa anche se non c’è tempo, è come trattenere il respiro è come esplodere dentro, frugando nel ricordo, affogando nell’assenza di un senso, consapevoli che vivere morire ragionare o agire siano tutti aspetti mutevoli di uno stesso identico dramma irrisolto.

M.

3 commenti:

  1. Scrivi bene. Ci sono degli aspetti che ultimamente condivido come l'assenza di tempo, l'indifferenza verso di esso. E' vero maggio è arrivato presto.
    Spesso mi ripeto che verranno tempi migliori, stavolta lo 'dico' a te.

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  2. Fino a circa due anni fa non mi preoccupavo del tempo, poi ho cominciato a pensarci sempre di più. Non è tanto la paura degli anni che passano sul mio corpo, ma quella di vedere come lo sto perdendo questo tempo, e la consapevolezza che non tornerà più. Mi mette una forte angoscia addosso.
    Poi è preoccupante come il tempo passi sempre più velocemente, da piccola scorreva più lento.

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  3. il tempo....... è l'unica cosa certa, arrivare a capire che ogni giorno è uno in piu' invece che uno in meno...vuol dire cominciare a star meglio

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