martedì 19 gennaio 2010

L la vendetta.

Sarà che non ho dormito bene durante queste notti e probabilmente il sonno diventerà regolare solo dopo giovedì e solo giovedì notte, ma oggi mi ha preso la malinconia più nera, oltre la totale incapacità di relazionarmi normalmente con il mondo. Ho aggiornato la libreria dell'ipod, mi sono detta, perchè non mettere pure The Dresden Dolls?
Non avrei dovuto farlo, perchè ora appena sotto la cassa toracica o gabbia o comunque voi la chiamiate c'è come un vuoto che mi impedisce di respirare, e brucia, ed appare ogni volta che ricordo nel bene o nel male qualcosa o qualcuno a cui ho tenuto particolarmente, davvero.
Sai L, in fondo credo che ti vorr bene nonostante tu sia sempre stato il peggiore dei miei amici. Quello non presente fisicamente, era tecnicamente impossibile che tu fossi al mio fianco, ma ci sei stato, o voglio illudermi che sia stato così, almeno per un periodo. Anche se lo so, mi scaricavi addosso le tue ansie e malumori e io li metabolizzavo per entrambi, spesso finendo a soffrire io in silenzio, per una malsana, morbosa empatia. Sai L, hai gusto per i gruppi musicali, mi mancano le canzoni ricevute dall'alto, quelle in russo spinto e le cover dei sex pistols made in islam e le incomprensibili ballate greche che poi non ascoltavo per scetticismo radicato da qualche parte sotto la milza.
Insomma L, mi manchi, ma ho una mia dignità e non cerco più nessuno, soprattutto i bastardi dichiarati del tuo calibro.
Non parliamo di bastardi, perchè la lista potrebbe estendersi alfabeticamente anche alla lettere seguente la L, non la nomino solo per il rispetto che provo nei confronti di siffatta lettera. Sono dopotutto la fondatrice del Mismo.
Oh.
Devo cercare il libretto, a proposito.
Vado a far smettere di sanguinare i pensieri sgranocchiando qualcosa di ipercalorico.
Tanto già sono abbastanza rotonda da non poter diventare peggio di così.

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