mercoledì 6 gennaio 2010

Mi sono truccata, gli occhi cerchiati di nero come se mi avessero spento due sigarette giganti addosso. Le pupille che tremano a due passi dal contesto. Il mondo che ti circonda e ti fa tremare le ginocchia.
Mi sono sporcata le labbra con quella mistura grigio-oro di un rossetto che sa di plastica, e presto lo leverò per la vergogna e per lo schifo di respirare piano dietro la maschera di cipria.
La testa invasa dalle urla di Kurt, mi domando cosa sarebbe se lui fosse ancora vivo.
Penso alla rabbia che provo nei confronti di Andreotti.
Penso che da qualche ora il fegato mi fa male, e stanotte non ho nemmeno riposato quanto basta a mantenersi lucidi per qualche ora pomeridiana.
Al pub ci ritroveremo a recitare poesie d'amore con un occhio puntato sulle stragi politiche che frantumano l'Italia come se fosse fatta di lego.
Poi penso che mi rispondi raramente e collasso sulla coperta, respirando in silenzio.

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