sabato 9 gennaio 2010

Non Solum, Sed Etiam.

Mi sono lavata i capelli.Stronfinando come se dovesse uscirmi il sangue da ogni poro.
Hai mai avuto la sensazione di essere affetto dalla lebbra?
Scarnificavo le immagini che baluginavano sul vetro. Istantanee improvvise. Vorrei che la mia mente fosse solo meno affollata, una volta tanto. Sto perdendo coscienza del latino, quando inizi a vacillare sulle declinazioni e sul numero delle u in una parola allora è la fine, stai diventando scemo.
Ed io sto diventando scema, ma non avevo sospetti a riguardo, era lampante Watson e non saranno le tue obiezioni a farmi cambiare idea.Rinuncio al senso comune, e parto per la città incivile. Domani.Lontano da tutte le persone che amo.Non che sia particolarmente affettuosa con parenti e amici, anzi, se vivessi in un romanzo probabilmente sarei la malata di mente di turno che rifiuta ogni forma di contatto, avete presente la madre di Consalvo dei Vicerè?
Però, mi bastava vederli per sentirmi bene. Insomma.
Ho in programma di ubriacarmi, non ho alcuna fiducia in questa sera però.
Poi ho capito che sono l'unica che io conosca a mantenere la parola data.
Dammi una sigaretta Copenaghen.

Nessun commento:

Posta un commento